La più classica espressione di Bombay Sapphire nasce da una ricetta originale del 1761. Il metodo dell’infusione a vapore e le 10 botanical selezionate e provenienti da fonti sostenibili in tutto il mondo, conferiscono a questo gin un gusto perfettamente bilanciato, fresco, delicato e versatile.
Un gin che esalta la qualità della materia prima, dove il protagonista assoluto è il limone della regione spagnola della Murcia: colto a mano, sbucciato a mano e fatto essiccare al sole del Mediterraneo. Il profilo di gusto sofisticato e rotondo in cui gli agrumi sono esaltati è l’ideale per chi cerca un’esperienza premium.
Botaniche: Grani del Paradiso, Liquirizia, Pepe lungo di Java, Radice di Giaggiolo, Scorza di Cassia, Mandorla, Buccia di Limone Spagnola, Semi di Coriandolo, Radice di Angelica, Bacche di Ginepro.
Gusto: Al naso Bombay Sapphire sprigiona nette note di ginepro, unite a sentori floreali e vegetali. Al palato è rotondo e avvolgente, molto persistente. L’aroma di ginepro e agrumi è presente tanto quanto quello del pepe e delle spezie, bilanciati da delicate note dolci, rimanendo comunque secco e molto adatto alla miscelazione.
Produzione: Il Bombay Sapphire si distingue grazie all’infusione a vapore effettuata durante la produzione. Esistono al mondo pochissimi di questi alambicchi (Carterhead) e tre sono esclusivi del Bomaby Sapphire. Durante il processo di distillazione il vapore dello spirito passa attraverso un cesto posto nella parte più alta dell’alambicco e viene delicatamente infuso con il sapore aromatico delle botaniche. Ciò rende questo gin più floreale e delicato rispetto ai gin distillati usando il tradizionale alambicco di rame (copper-pot). Alla fine del processo il gin viene miscelato con acqua del lago Vyrnwy e poi imbottigliato. Nonostante questo metodo one-shot, è incredibile credere quante bottiglie vengano prodotte; molte altre grandi aziende hanno lasciato perdere questo metodo di distillazione in favore di altri, proprio a causa dell’elevato tempo di elaborazione.
Curiosità: La ricetta originale del 1761 del Warrington Gin che utilizzava 8 botaniche e l’infusione a vapore venne rilanciata negli anni cinquanta, quando imperversava la moda del Martini cocktail. Il successo di questo gin non fu ragguardevole fino al rilancio nel 1987 col nome di Bombay Sapphire, che vinse la competizione contro la moda della vodka grazie all’aggiunta di due botaniche. La composizione e il particolare metodo di distillazione a vapore hanno creato un sapore che ben si adatta al gusto degli amanti della vodka. Il suo nome trae origine dalla popolarità che il gin ha riscosso durante il periodo di dominazione coloniale britannica dell'India (il Raj Britannico), il nome del liquore si riferisce alla Stella di Bombay, uno zaffiro di 182 carati trovato in Sri Lanka e attualmente custodito allo Smithsonian. La caratteristica bottiglia azzurra ha sull’etichetta l’effigie della Regina Vittoria, Imperatrice d'India. Proprio per la volontà di creare un brand particolare e di disegnare una bottiglia riconoscibile, il Bombay Sapphire è entrato in stretta relazione col mondo del design e ne è un importante supporter in quanto ha costituito partnership con artisti, designers e architetti di tutto il mondo.
Abbinamento: Consigliato per il Dopo pasto e per la preparazione di numerosi cocktail a base di gin.
Temperatura di servizio: Servire tra i 16 e i 18 gradi.